Perché il bracciale tennis si chiama “tennis”?

Anche questa volta un articolo del blog trae spunto da una domanda che mi avete posto in negozio: come mai il bracciale tennis ha questo nome?

Iniziamo col descriverlo, per chi non dovesse sapere di cosa si tratta.

Il bracciale tennis è un tipo di bracciale molto semplice, fatto da una serie di pietre tutte uguali incastonate singolarmente e disposte in fila. Un’altra caratteristica peculiare è la chiusura nascosta in modo che, una volta indossato, non si capisca l’inizio e la fine del bracciale. Il bracciale tennis più comune, più famoso (e anche più costoso) è quello in oro bianco con diamanti, ma ve ne sono tantissime varianti, anche in argento, anche con zirconi o pietre colorate. Anche se nasce come bracciale da donna, in seguito ne è nato l’uso anche per l’uomo, in genere di lunghezza maggiore e con cristalli neri o blu.

In origine tale bracciale era conosciuto come “eternity” perché la sua fila di diamanti, senza inizio né fine, richiamava l’eternità di un vero rapporto d’amore, cosa che lo rendeva ideale per anniversari importanti.

E allora ritorniamo alla domanda d’origine. Perché oggi si chiama “tennis”?

Ci sono diverse interpretazioni.

Innanzitutto, a quanto pare, a metà degli anni 80, la campionessa mondiale di tennis Chris Evert ruppe il suo prezioso bracciale durante un match in diretta tv, e fece fermare l’incontro per recuperarne tutti i pezzi dispersi in campo. In una successiva conferenza stampa, dichiarò che non si era MAI separata dal suo “bracciale da tennis”, creando così il modo di dire, e l’immagine di un bracciale elegante ed estremamente pratico, sottile e leggero, tanto da poterlo indossare senza fastidio mentre si fa sport.

Un’altra interpretazione sostiene che il bracciale tennis sia così resistente da poter essere indossato tranquillamente mentre si svolgono attività gravose come il tennis. Certo, l’esperienza di Chris Evert ci direbbe che sarebbe meglio toglierlo dal braccio, ma in realtà la manifattura di questi bracciali oggi è davvero molto resistente, nonostante la finezza e la leggerezza, sia per i materiali (l’oro bianco è più robusto dell’oro giallo), sia per le tecniche di incassatura delle pietre, sia per il gancio del bracciale, munito di chiusura o doppia chiusura di sicurezza.